Agrifoglio di natale

Significato e coltivazione dell'agrifoglio

Insieme alla Stella di Natale, il pungitopo e l’albero di Natale, l’agrifoglio è la pianta simbolo delle festività natalizie, utilizzata per decorare la propria abitazione oppure realizzare delle ghirlande perfette per le festività. 

Vediamo insieme tutto quello che c’è da sapere sul linguaggio, la fioritura e la coltivazione dell’agrifoglio.

Innanzitutto, per conoscere meglio questa pianta dobbiamo capire la differenza tra agrifoglio (conosciuto anche come pungitopo maggiore) o pungitopo.

Differenza tra agrifoglio e pungitopo

Molte persone confondono l’agrifoglio con il pungitopo: tuttavia, presentano un fogliame differente che è bene distinguere. L’agrifoglio è una pianta sempreverde che conserva il suo manto intatto nel corso delle stagioni; mentre il pungitopo, invece, è una pianta a foglie caduche che cadono in uno specifico periodo dell’anno.

Sono proprio le foglie che ci aiutano a distinguere le due piante: quelle dell’agrifoglio sono ovali, lucenti, di varie tonalità di verde smeraldo e con le spine; mentre quelle del pungitopo sono sottili, molto simili a delle frecce, rigide e dalla forma insolita.

Caratteristiche dell’agrifoglio

L’agrifoglio è una pianta diffusa allo stato spontaneo nella maggior parte del nostro Paese e ampiamente coltivata a scopi ornamentali, soprattutto per realizzare decorazioni nel periodo natalizio, con i suoi frutti rossi e con le sue verdi foglie contornate di spine.

La tradizione dell’agrifoglio 

L’uso di questa pianta sempreverde molto resistente per il Natale ebbe origine in Irlanda, perché è una delle piante che fioriscono durante la stagione natalizia.

Anche prima dell’arrivo del Natale cristiano, secondo la tradizione popolare aveva proprietà di portafortuna e protezione dai demoni, infatti, i druidi ritenevano che l’agrifoglio, con le sue foglie lucide e le bacche rosse, rimanesse verde per rendere più bella la terra. Era, infatti, la sola pianta che anche le famiglie più povere potevano permettersi per decorare le proprie abitazioni.

Inoltre i Celti mettevano ramoscelli di agrifoglio tra i capelli quando andavano nelle foreste per assistere ai riti sacrificali.

Per i cristiani, invece, la forma delle foglie ricorda la corona di spine di Gesù Cristo e i frutti rossi il suo sangue, mentre i boccioli bianchi simboleggiano la purezza della Madonna. È così che nel mese di dicembre i primi cristiani iniziarono a celebrare la nascita di Gesù con questa pianta.

Secondo una tradizione, si mettono rametti di agrifoglio sulla testata del letto per avere sogni tranquilli, oltre a essere un buon rimedio contro la tosse.

Leggende legate all’agrifoglio

In una leggenda legata all’agrifoglio si racconta che un orfanello, saputa dagli angeli la notizia della nascita di Gesù, intrecciò una corona di rami d’alloro da offrire al nascituro. Non appena deposta la corona, si vergognò del suo dono e si mise a piangere. Commosso, Gesù Bambino toccò la corona e le sue foglie iniziarono a brillare di un verde intenso e le lacrime dell’orfanello si trasformarono in bacche rosse.

Significato dell’agrifoglio

Secondo il linguaggio dei fiori, regalare una piantina di agrifoglio può avere significato diverso a seconda del contesto e delle intenzioni in quanto la sua particolare conformazione cromatica da vita a un vero e proprio labirinto di significati. 

Generalmente, regalare l’agrifoglio simboleggia un augurio affettuoso di longevità e serenità nonché la buona sorte, l’allegria e un augurio di successi. Proprio per questo viene usato da sempre come pianta scaccia-spiriti.

D'altro canto, le fronde acuminate celano un altro significato, sottolineando la spinosità del carattere del destinatario. 

Anche il significato delle bacche dell'agrifoglio non è univoco: ben augurante da sempre, il rosso richiama anche il sangue, ponendo l'accento sull'aggressività di chi riceve il dono.

Coltivazione e fioritura dell’agrifoglio in vaso

La fioritura dell’agrifoglio avviene al termine della primavera, periodo in cui le piante femminili sviluppano piccoli frutti rossi caratterizzati da una superficie liscia e lucida, super decorativi. 

Tuttavia, per far sì che fiorisca e nascano i piccoli frutti rossi, sarà necessario prendersene cura. L’agrifoglio può essere coltivato con successo anche in vaso, con qualche accortezza in più rispetto alla coltivazione in piena terra. 

Questa pianta cresce lentamente e non ha bisogno di essere potata, a meno che non le si voglia dare una particolare forma.

Innanzitutto, per coltivarlo adeguatamente occorre scegliere un contenitore di dimensioni medio-grandi, da collocare all’esterno, in una zona ombreggiata durante i mesi caldi e protetta durante i mesi invernali. È necessario fare attenzione, inoltre, ai ristagni d’acqua e concimare la pianta tutto l’anno, utilizzando un fertilizzante liquido da aggiungere all’acqua di irrigazione. Non avendo bisogno di grandi quantità d’acqua, l'ideale è intervenire con le annaffiature solo quando il terreno asciutto.

Malattie dell’agrifoglio

Per curare al meglio l’agrifoglio, dobbiamo conoscere i suoi possibili nemici: il maggiore colpevole degli attacchi parassitari dell'agrifoglio è la cocciniglia, un parassita che si presenta come un piccolissimo insetto di colore bianco. La cocciniglia si attacca sulle foglie della pianta succhiandone la linfa e rilasciando, poi, una sostanza zuccherina, conosciuta come melata.