Tutto sul glicine: significato, curiosità e coltivazione
Originaria della Cina, del Giappone, della Corea e dell’America, il glicine (o Wisteria) è una pianta rampicante di forte crescita, con una spettacolare fioritura primaverile con i suoi fiori primaverili color lilla violaceo e un fogliame di un fresco verde brillante in estate.
Diamo un'occhiata più da vicino al significato, alle caratteristiche e alla coltivazione del glicine, indicato per un regalo a un amico o una persona cara.
Caratteristiche del glicine
Il glicine comune (Wisteria sinensis) con i suoi fiori color lilla violaceo è la varietà più conosciuta e diffusa ed è originaria della Cina. Tra le specie più comuni troviamo anche la Wisteria floribunda, proveniente dal Giappone. La prima raggiunge dimensioni ragguardevoli e fiorisce in aprile-maggio, la seconda invece può arrivare al massimo ad un’altezza di 10 metri e ha una fioritura più tardiva, tra maggio e giugno.
Sui rami, in primavera, si sviluppano foglie composte e verdi brillanti, che cadranno poi a partire dall’autunno. I fiori del glicine, riuniti in grappoli che possono raggiungere lunghezze superiori ai 20 centimetri, stupiscono per la loro bellezza e il loro intenso e inebriante profumo. I fiori del glicine possono essere lilla, bianchi o azzurri e si sviluppano a partire dal mese di maggio. Sbocciano in successione, dando origine ad una fioritura prolungata, che si protrae per alcune settimane. Dopo la fioritura si sviluppano i frutti, baccelli di grandi dimensioni che contengono da due a cinque semi.
Spettacolare ed elegante, il glicine è anche una pianta di facile coltivazione, a patto di poter disporre di un ampio spazio dove farlo sviluppare. Si tratta, infatti, di rampicanti molto vigorosi e longevi, che possono sviluppare i loro sottili rami per alcuni metri.
La primavera apre le porte alle tantissime fioriture che animeranno fino all’autunno i vostri giardini e gli spazi verdi. Tra queste quella del glicine è suggestiva e particolarmente fitta: inizierà tra breve per durare diverse settimane!
La storia del glicine
Il glicine è protagonista di molte storie cinesi e giapponesi. Si narra, infatti, che gli imperatori durante i loro viaggi portassero con sé dei piccoli bonsai di glicine, da regalare in segno di amicizia e benevolenza agli abitanti delle terre che andavano a visitare.
Esiste poi una vera e propria leggenda italiana che narra l’origine del glicine. Secondo la tradizione piemontese, c’era una volta una pastorella di nome Glicine che piangeva e si disperava ogni giorno per il suo aspetto fisico. Un giorno, mentre piangeva, le sue lacrime cadendo sul terreno, dando vita a una meravigliosa pianta profumata: il glicine.
Il glicine nel linguaggio dei fiori
Secondo il linguaggio dei fiori, il glicine è simbolo di bellezza e sensualità, probabilmente per il suo portamento sinuoso, ma anche longevità e salute, per via della sua resistenza alle malattie. Non stupisce, dunque, che venga utilizzato anche nelle occasioni più formali e solenni, fino ad adornare i bouquet delle spose, rappresentando la tenerezza del sentimento che suggella l'unione. Ma non solo.
In Europa il glicine è da sempre simbolo dell'amicizia: infatti, è il fiore indicato per fare un omaggio a un caro amico. Proprio come l'amicizia, il glicine cresce e prospera appoggiandosi delicatamente a ciò che gli si offre come supporto, mentre la fioritura è duratura proprio come i frutti di un’amicizia. Anche per questo, il glicine costituisce un perfetto simbolo di un sentimento che, se adeguatamente coltivato, può crescere a dismisura.
Cura e coltivazione del glicine
Cura del glicine in giardino
Il glicine può essere piantato in vaso o in piena terra. Poiché tende a espandersi moltissimo se messo a dimora nel terreno, è necessario assicurarsi che abbia spazio adeguato al suo sviluppo.
L’esposizione in pieno sole è ideale, ma essendo la pianta molto versatile, può essere piantata anche in mezz’ombra o in ombra totale. Da tenere in particolare considerazione invece le caratteristiche del terreno: deve essere morbido e ricco di materiale organico.
Nei primi due o tre anni di vita, il glicine andrà concimato abbondantemente con fertilizzanti ricchi di azoto, fosforo e potassio.
Per ottenere un risultato più gradevole e armonico, va potato due volte l’anno: alla fine dell’inverno, entro febbraio e durante il periodo estivo.
Innaffiare il glicine
Nel periodo successivo alla messa a dimora, il glicine va innaffiato abbondantemente. In seguito, si potrà innaffiare meno e sarà sufficiente l’acqua piovana. Se invece il glicine è stato piantato in vaso, andrà innaffiato ogni 2-3 settimane.
Fioritura e coltivazione del glicine
Il glicine fiorisce due volte l'anno. La prima fioritura avviene tra maggio e giugno e dura circa 1 mese. La seconda fioritura è meno copiosa della precedente e avviene nel mese di agosto
Il glicine come fiore reciso
Il glicine è molto apprezzato anche come fiore reciso per la sua buona durata in vaso. È necessario utilizzare però un vaso che abbia una larghezza di almeno 60 cm e un’adeguata profondità.
Dopo qualche tempo sarà necessario asportare circa 1/3 delle radici e potare la pianta in maniera tale che l’apparato radicale sia sufficiente a nutrirla. Si versa nuovo terriccio universale e si rinvasa, legando il glicine a un sostegno su cui poggiarsi. Dopo qualche anno, comunque, il glicine andrebbe messo a dimora in piena terra.
Curiosità sul glicine
Le parti tossiche del glicine sono i semi e la radice. A differenza di altre parti della pianta, i fiori del glicine invece non sono tossici ma, al contrario, possono essere consumati crudi o cotti. In molti apprezzano il glicine fritto ma è ottimo anche per decorare le insalate oppure da aggiungere a torte, yogurt o tisane.