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Fiori di lillà: significato, caratteristiche e coltivazione

Tra i fiori primaverili più belli e profumati che nei mesi di aprile e maggio arricchiscono i nostri giardini e terrazzi non possono mancare i lillà, una pianta cespugliosa con verdi foglie cuoriformi e piccoli fiori disposti in pannocchia, capace di richiamare a sé tanti bellissimi insetti. Il lillà è, infatti, la pianta ideale per creare un giardino di farfalle! 

Vediamo insieme questa bellissima pianta e tutto ciò che riguarda i fiori di lillà: significato, caratteristiche, coltivazione e tanto altro ancora in questo approfondimento. 

Caratteristiche dei lillà

Il lillà (syringa) è una pianta di origine europea, anche se alcuni esemplari, in tempi passati, furono scoperti e documentati  in alcune regione dell’Estremo Oriente e in Persia. Il suo nome deriva dal greco e significa tubo, dovuto alla conformazione tubolare dei piccoli fiori.

Il lillà comune, comunemente chiamato serenella, ha un colorazione tipica sul viola chiaro, ma vi sono varietà a fiore bianco e rosa, e per mezzo delle ibridazioni è possibile trovarne anche di colore giallo, rosso o porpora. I fiori possono essere semplici o doppi. La pianta, molto rustica, può raggiungere i sei metri. Come abbiamo già accennato, le foglie sono verdi, decidue e cuoriformi mentre i fiori sono piccoli, tubolari e cerosi, disposti in pannocchie piramidali.

Tra le tipologie dei lillà più profumati si contendono il primato: Syringa sweginzowii, Syringa vulgaris e Syringa persica.

Fioritura dei lillà

Durante il periodo della fioritura che avvinee verso aprile e maggio compaiono i suoi profumatissimi fiori mentre i robusti rami della pianta si riempiono di foglie molto larghe.

La storia e simbologia dei lillà

Nel tempo, dal lillà comune sono stati ottenuti il maggior numero di ibridi e varietà. Venne coltivato e ibridato dai vivaisti francesi, che rifornivano i fioristi di tutta Europa. Già dal 1800 l’ibridatore francese di Nancy Victor Lemoine volle creare un lillà a fiore doppio, da qui il nome dell’omonima varietà.

In seguito, la ricerca di nuove cultivar si spostò dalla Francia al Canada, vista la resistenza di questa pianta alle basse temperature. Si spiega così la famosa canzone: “Aveva una casetta piccolina in Canadà con vasche, pesciolini e tanti fiori di lillà…”. Ma la storia dei lillà ha origini ancora più remote. 

Secondo alcune tradizioni popolari, infatti, piantare un albero di lillà era utile per purificare un luogo contaminato da presenza oscure, ed era in uso comporre mazzetti di lillà per allontanare gli spiriti maligni dalle case e da tutti i luoghi infestati. Ma qual è il suo significato ai giorni d’oggi? 

I lillà: significato nel linguaggio dei fiori

Nel linguaggio dei fiori il Lillà ha vari significati in relazione al colore dei fiori:

  • lillà bianco - simboleggia la purezza, la verginità e l’innocenza infantile;

  • lillà rosa o viola - assume significati diversi che vanno dall’innamoramento, all’emozione dell’incontro tra innamorati fino alla rottura del fidanzamento.


Più in generale, regalare dei fiori di lillà viola corrisponderebbe all’innamoramento perché fiorisce in primavera, stagione degli amori, per cui viene spesso regalarlo per corteggiare la propria amata.

La varietà a fiore di colore bianco è invece la più commercializzata, poiché molto richiesta per la composizione di addobbi floreali nelle cerimonie nuziali e nei battesimi.

Cura e coltivazione dei lillà in giardino

Il lillà è una pianta ornamentale facile da coltivare che ama i luoghi semi-ombrosi: non sopporta i raggi diretti del sole, non teme la siccità ed è resistente al freddo. Si adatta molto bene a tutti i terreni. È possibile piantare i lillà da settembre a maggio. 

Innaffiare i lillà

Nonostante non temi la siccità, necessita di regolari annaffiature nei periodi estivi per fiorire rigogliosa. Le annaffiature sono sicuramente necessarie per quanto riguarda gli esemplari in vaso. L’importante è però fornire acqua soltanto quando il terreno è ben asciutto. La pianta manifesta la sua necessità di acqua mostrando il fogliame leggermente appassito: in questo caso, una annaffiatura riporterò rapidamente la pianta al suo turgore.

Potatura dei lillà

Alla fine dell’inverno vanno potati tutti i rami secchi e quelli danneggiati. Dopo la fioritura primaverile invece la potatura si effettua tagliando le pannocchie dei fiori secchi e accorciando leggermente i rami alla fine di farli rinforzare. Bisogna fare attenzione perché i lillà non amano le potature eccessive.

Moltiplicazione per talea dei lillà 

Solitamente la propagazione avviene per seme, per talea erbacea in maggio e giugno o semilegnosa in estate oppure mediante divisione dei cespi o per innesto. 

Le basse esigenze idriche, la resistenza alle basse temperature e al caldo estivo, l’adattabilità e la facilità di coltivazione, fanno sì che il lillà possa venire coltivata ovunque. La pianta, infatti, cresce bene anche in vaso!

I lillà come fiore reciso: cura dei lillà in vaso

Il lillà può essere coltivato anche sul balcone o terrazzo in un vaso abbastanza grande da permettere il regolare sviluppo delle radici e della chioma. Le irrigazioni non devono essere numerose durante il ciclo vegetativo, da aprile a settembre. In inverno, invece, per aiutare la pianta a sopportare meglio il freddo e a riprendere il suo normale ciclo vegetativo nella primavera successiva, basta somministrare una sola volta un concime a lenta cessione per piante fiorite.

Il rinvaso del Lillà o Syringa vulgaris si effettua ogni 2 o 3 anni utilizzando un vaso più grande del precedente e un terriccio per piante da fiore ricco di nutrienti. Quando il Lilla è molto vigoroso e non è più possibile procedere con il rinvaso sarà opportuno trapiantare la pianta in giardino.

Curiosità sui lillà

Sapevi che i fiori del lillà oltre a essere super profumati sono anche commestibili? La pannocchia floreale del lillà è composta da tanti piccoli fiori che hanno un sapore agrodolce, che li rendono ottimi per preparazioni dolci e salate. Sono, infatti, spesso utilizzati in pasticceria per arricchire il sapore di sciroppi, creme pasticcere, yogurt, gelati e crostate. I piccoli fiori violetti o bianchi o rosa possono essere anche abbinati ai formaggi morbidi e delicati come la ricotta.